Annoverato tra i padri del Rinascimento, Beato Angelico ebbe rapporti di scambio e reciproca influenza con Masaccio, Lorenzo Monaco, Filippo Lippi, Lorenzo Ghiberti, Michelozzo.
La mostra allestita all’interno di Palazzo Strozzi e curata da Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, insieme ad Angelo Tartuferi, già Direttore del Museo di San Marco, e Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali Toscana.
Questa mostra risulta essere di straordinario spessore visti i prestiti prestigiosi da vari musei a livello mondiale. I prestiti hanno consentito di ricomporre opere di magistrale importanza e smembrate ormai da duecento anni, come ad esempio la Pala di San Marco.
Giovanni di Piero divenne frate domenicano assumendo il nome di Fra’ Giovanni da Fiesole, cui si è aggiunto nei secoli l’epiteto di Beato Angelico. Il suo linguaggio espressivo partiva dall’esperienza tardogotica per approdare alla prospettiva e ad un uso della luce pervasa da una un profondo senso religioso.
Quando: Giovedì 11 dicembre ore 17:15
Dove: incontro nel cortile di Palazzo Strozzi
- biglietto di ingresso alla mostra
- prenotazione
- auricolari
- visita guidata

